Oratorio

L’idea di un sito della Congregazione dell’Oratorio di Biella ha incominciato a prendere corpo in occasione della solennità di S. Filippo Neri del 2002 con l’intento di far conoscere le attività che la Congregazione svolge, e con il solo scopo di mettere a disposizione qualche dono.

Che cos’è l’Oratorio?

E’ l’ “invenzione” di San Filippo Neri, il quale, divenuto prete dopo aver vissuto come laico cristiano per 36 anni, vide fiorire intorno a sé un gruppo sempre più numeroso di persone che cercavano nel suo ministero sacerdotale la guida per un cammino essenziale di vita cristiana.

L’Oratorio non nacque, dunque, come un progetto di comunità, né come un programma di iniziative: la comunità si sviluppò e le iniziative presero corpo non da un’idea ma da una vita: la vita del prete Filippo, ricca di umanità ed aliena da ogni forma di clericalismo, plasmata dal fuoco dello Spirito Santo che gli ardeva nel cuore,  stupendamente donata senza risparmio di tempo; e la vita dei suoi amici, perché tali per Padre Filippo erano i “fedeli”: una vita che cresceva e si sviluppava dando origine, nella comunione con Dio, ad una “amicizia cristiana” che è la comunione ecclesiale.

L’Oratorio, benché canonicamente istituito dalla Chiesa nel momento stesso in cui Essa riconosce la Congregazione dei preti posti al servizio dell’Oratorio, non ha i caratteri di un’associazione: non ha registro di iscritti, né statuti che impongano obblighi particolari. E’ un gruppo di amici che, seguendo nella Chiesa le orme di P. Filippo, vivono la presenza di Cristo, desiderosi di darne testimonianza, animati da quella gioia, da quel “gusto di vivere” che è il “centuplo” promesso da Cristo, già in questo mondo, a coloro che lo accolgono. L’Oratorio è una comunione che si esprime nella preghiera, nella partecipazione alla vita sacramentale della Chiesa, nell’aiuto fraterno a crescere nelle virtù, e  in tutte quelle opere che la fede, la speranza e la carità cristiana producono nell’ambito  della libertà dei figli di Dio.

Invitarvi a partecipare all’Oratorio non è un invito a “iscrivervi” a qualcosa: è la proposta di un cammino insieme sull’unica Via che è Cristo.

Ci diceva, nell’Anno Santo 2000, Papa Giovanni Paolo II:

 <<Il vostro movimento spirituale, che trae origine da San Filippo Neri, ha l’intento di rispondere fedelmente alla missione di sempre: condurre l’uomo all’incontro con Gesù Cristo “Via, Verità e Vita”, realmente presente nella Chiesa e «contemporaneo» di ogni uomo. Tale incontro, vissuto e proposto da San Filippo Neri in modo originale e coinvolgente, porta a diventare uomini nuovi nel mistero della Grazia, suscitando nell’animo quella «gioia cristiana» che costituisce il «centuplo» donato da Cristo a chi lo accoglie nella propria esistenza. Favorire un personale incontro con Cristo rappresenta anche il fondamentale «metodo missionario» dell’Oratorio. Esso consiste nel «parlare al cuore» degli uomini per condurli a fare un’esperienza del Maestro divino, capace di trasformare la vita. Ciò si ottiene soprattutto testimoniando la bellezza di un simile incontro, da cui il vivere riceve senso pieno. E’ necessario proporre ai «lontani» non un annuncio teorico, ma la possibilità di un’esistenza realmente rinnovata e perciò colma di gioia. Ecco la grande eredità ricevuta dal vostro Padre Filippo! Ecco una via pastorale sempre valida, perché iscritta nella perenne esperienza cristiana!

Faccio voti che l’Oratorio, ponendosi al servizio degli uomini con semplicità d’animo e letizia, sappia manifestare e diffondere tale metodo spirituale in maniera sempre più attraente ed efficace. Potrà così offrire una coerente ed incisiva testimonianza, vivendo in pienezza il fervore delle origini e proponendo agli uomini di oggi un’esperienza di vita fraterna fondata principalmente sulla realtà, accolta e vissuta, della comunione soprannaturale in Cristo.

Tale impegno condurrà i Sacerdoti a privilegiare, com’è nella vostra tradizione, il ministero delle Confessioni e l’accompagnamento spirituale dei fedeli, per rispondere pienamente al vostro carisma ed alle attese della Chiesa. Essi aiuteranno in tal modo i laici appartenenti agli Oratori secolari a comprendere l’essenziale valore dell’essere “christifideles”, alla luce dell’esperienza di San Filippo che, riguardo al laicato, anticipò idee e metodi che si sarebbero rivelati fecondi nella vita della Chiesa.

Vi sarà di grande sostegno anche la tradizionale sensibilità degli Oratoriani per l’arte e la cultura, vie particolarmente idonee per una significativa presenza evangelizzatrice>>.

La Congregazione dell’Oratorio di Biella è presente in città dal 1742, anno in cui l’Arcivescovo di Vercelli – la Diocesi di Biella sarebbe stata istituita solo trent’anni più tardi – accolse i Padri Filippini, provenienti dalla Congregazione di Torino (fondata nel 1649), la quale, per tanti aspetti, è stata “madre” di molte Comunità oratoriane sorte in Piemonte.

Una presenza, umile, senza dubbio, ma, forse proprio per questo, ricca di tante belle figure filippine; sempre attenta e sinceramente partecipe della vita della Chiesa locale in cui è inserita e vive.

Gli anni di questa storia lo documentano attraverso l’opera di alcuni Padri insigni: tra gli altri, per il XIX secolo, il P. Giacomo Goggia, maestro del Clero di Biella; il P. Carlo Gastaldi, a cui il Clero ed il popolo biellese vollero elevare un ricordo nel santuario di Oropa per l’eccelsa carità esercitata nei confronti dei poveri; il P. Agostino Gurgo, che diede vita, in tempi difficili per la Chiesa biellese, ad un collegio popolare con scuole elementari e ginnasiali da cui uscirono numerosi membri del Presbiterio diocesano di Biella. Nel giorno della sua trigesima, erano presenti nella chiesa della Congregazione quaranta sacerdoti biellesi suoi allievi, tra cui il Vescovo Mons. Pella, e mons. Botta che sarebbe divenuto Vicario Generale della Diocesi.

E in tempi a noi più vicini – anche qui per citare qualche nome soltanto, e solo come “monumentum”, memoria e ricordo che ci spinge a continuare una storia di fedeltà nascosta e sincera – P. Carlo Mino, il “manovale della Divina Provvidenza”, fondatore della Piccola Casa della Divina Provvidenza di Biella, e P. Giovanni Bonelli, il rude e tenero Padre di tanti giovani e di tanta gente biellese.

In questi uomini, e in tanti altri il cui ricordo è nell’intimità del cuore, la Congregazione dell’Oratorio di oggi si specchia per trarre esempio ed incoraggiamento. Uomini fedeli alla loro vocazione filippina: vocazione di confessori e di guide spirituali; vocazione ad operare, più che nelle grandi imprese della attività pastorale, nell’umiltà del ministero sacerdotale nascosto, nell’incontro con le anime, nell’ascolto delle persone, nel rapporto personale di carità e benevolenza, per condurle ad un personale incontro con Gesù Cristo.

Sottolineava per noi Filippini questa vocazione, ancor recentemente, il Santo Padre Giovanni Paolo II: “Favorire un personale incontro con Cristo rappresenta il fondamentale “metodo missionario” dell’Oratorio. Esso condiste nel “parlare al cuore” degli uomini per condurli a fare un’esperienza del Maestro divino capace di trasformare la vita […] E’ necessario proporre non un annuncio teorico, ma la possibilità di un’esistenza realmente rinnovata e perciò piena di gioia. Ecco la grande eredità ricevuta dal vostro Padre Filippo! Ecco una via pastorale sempre valida, perché iscritta nella perenne esperienza cristiana! Auspico in ciascuna Congregazione dell’Oratorio una rinnovata consapevolezza della validità e dell’attualità del “metodo missionario” del vostro Fondatore, perché rechi un significativo contributo all’impegno della nuova evangelizzazione”.